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PrimaGi

 

Eccolo il piccolo uomo alla prova della prima elementare. La prima settimana è passata e già abbiamo assaporato soddisfazioni e marachelle. Tanto entusiasmo e qualche incidente di percorso. Ma siamo fiduciosi perché c’è tanta curiosità e voglia di imparare.

E’ uguale per tutte le mamme, sembra ieri il lieto annuncio, la nascita, i primi passi. Ora i passi sono sicuri, la mano è decisa, il pensiero è consapevole. Auguri piccolo mio, piccolo e mio per sempre!

 

Pensa positivo

Edo prima di addormentarsi mi ha detto che non vedeva l’ora di andare a dormire perché domani lo aspetta un altro bel giorno da vivere. Un bambino sempre allegro e positivo, disponibile verso il prossimo.

E’ stato il suo compleanno e qualche giorno dopo si è diplomato. L’anno prossimo passerà alla scuola primaria. Ci ha dato una grande soddisfazione leggere le parole della maestra che con nostalgia salutava il suo sorriso e la sua fervida fantasia.

Questo è stato un anno difficile, ha dovuto imparare a fare le attività e “i compiti”, rispettare le consegne, giocare e smettere di farlo. Ha imparato però anche a misurarsi con se stesso e ha capito che con l’impegno si superano gli ostacoli, quelli che lui pensava fossero insormontabili ed arrivare a dire: disegnare è la cosa più bella del mondo.

Il ritorno del Kraken
Dinosauri e granchi giganti
Casetta nella natura

La primavera per Edo

Il sole e il cielo. La terra e l’erba. I fiori e una pianta carnivora. Un ragno nella sua ragnatela. Le mosche pelose e le zanzare con il pungiglione. Le formiche sul loro formicaio e una chiocciola. Un’ape a righe e una coccinella rossa a pois. Una farfalla blu.

Un prato fiorito e animato quasi da riuscire a sentirne i suoni, la vita dentro.

Edoardo sta sbocciando alla faccia di quella maestra con il fischietto priva di fantasia e sensibilità.
Non abbiate fretta e concedete ai bambini il tempo: vi sorprenderanno. Parola di mamma ansiosa.

Tra gioie e dolori

Anche quest’anno il mio compleanno è arrivato in un momentaccio: se l’anno scorso non avevo voglia di festeggiare perché eravamo stati messi in contratto di solidarietà (orario e stipendio ridotto) quest’anno sono ormai due mesi che non ci pagano con motivazioni al limite dell’inverosimile. Ma non vi voglio rattristrare. Certo non ero in vena di preparare pranzi e pranzetti con torte al seguito. Ma fortunatamente esiste una meravigliosa mamma (nonché nonna) che non ha perso occasione per festeggiarmi. Ah la mia mamma!

In realtà questo post voleva essere un elogio allo gnappo che mi ha fatto un magnifico regalo. Nei giorni scorsi (giorni di mobilitazioni e manifestazioni di piazza per il nostro posto di lavoro) Edo ha avuto un febbrone allucinante che ha raggiunto quota 40,7.  Non sapendo come abbassargli la temperatura tra una dose di antipiretico e l’altra ho pensato di spogliarlo e togliergli anche il pannolino (che tiene solo durante la notte). Ebbene contro ogni buon senso e aspettativa (normalmente quando si abbassa la temperatura si tende a produrre più pipì) Edoardo si è controllato e mi ha avvisato dell’urgenza anche durante il sonno. Lo spannolinamento è terminato con successo. Quanto mi basta poco per essere felice.

PS: Speriamo che Edo continui così senza scherzetti notturni, e soprattutto che noi e le altre 2200 famiglie coinvolte in questa vicenda lavorativa possano trovare soluzioni senza ulteriori “scherzetti” da parte dei datori di lavoro e/o delle istituzioni. Per ora non abbiamo avuto fortuna e anche i media non ci hanno degnato di molta attenzione. Confido sulla forza della rete!