I mille mestieri di un bimbo

domatore di leoni
ballerino
acrobata
addestratore di elefanti
severo critico cinematografico
assaggiatore ufficiale di biscotti
avido lettore di libri che non sa leggere
affermatore di cose ovvie
fuggitivo
nano cacone 🙂
entomologo in erba “bacozzi!”
esploratore
innamorato di Gaia “Iaiaaaaa!!! Agamo Iaiaaa!!!”
felice frequentatore di asilo
imitatore di animali
dormiglione da seggiolino
corridore instabile
spaporchio
ordinato bibliotecario
lanciatore di pappe
osservatore (da troppo vicino) di irrigatori
esca per zanzare
sveglia umana (regolata sulle 5.30)
calamita per coccole

ma soprattutto Edoardo

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A ognuno il suo posto

La passione di Edo per gli animali non ha limiti.
Spesso il Procione lo fa sedere in braccio e gli mostra le galleria fotografiche di flickr sugli animali. La visualizzazione viene richiesta da Edo nel seguente ordine: caballo (cavallo), ‘mmello (cammello),  Bagheera (pantera), eronte (rinoceronte), eone (leone), e se non si addormenta ovviamente anche lante (elefante).

Ieri sera, appena seduta al pc, Edoardo inizia a tirarmi per la manica urlando: «sendi sendi…. no mamma, papĂ  amali».
Traduzione: al computer non può starci mamma ma papà per farmi vedere gli animali.

Non mi ha dato neanche il beneficio del dubbio. Che tristezza!

Tagesmutter

Non ci posso credere! Ne avevo sentito parlare come servizio già esistente nel Nord Europa e sembra sia arrivato anche a Roma.
Si chiama Progetto Casa Nido e fornisce il servizio tagesmutter che vuol dire “mamma di giorno”, una figura professionale che accudisce i bambini da 0 a 6 anni nella propria abitazione. E’ possibile conciliare in questo modo le esigenze lavorative e quelle di mamma a tempo pieno. Magari è pura utopia ma per maggiori informazioni si può visitare il sito www.casanido.com e magari partecipare agli incontri per farsi un’idea.

"Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi"

Oggi siamo stati al compleanno di Gaia che ha ricevuto un magnifico biglietto di auguri con questa frase.
Era doveroso riportarla per ricordarci sempre delle esigenze dei nostri figli. Anche quando siamo “tanto stanchi”.

Dite:
è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione.
Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E’ piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.

Janusz Korczak

Tecnologico

Era appena finito il film del Libro della Giungla e il dvd è tornato al menu. Io ero al telefono con la nonna e vedo Edo che afferra il telecomando e con un sospiro di soddisfazione preme ok e fa partire il film da solo.

A quando l’uso del PC?

Innamorarsi

Non sono d’accordo ai fidanzamenti in culla ma è certo che questi due promettono bene. Abbiamo deciso, con la mamma di Gaia, che non li forzeremo in nessun modo ad essere amici.
Ma la piccoletta ha le idee chiarissime sa come farsi rispettare: lo chiama e gli fa gli occhioni dolci, e lui da buon maschietto non le resiste. Cerca di scappare ma lei è irresistibile.

Riguardando le foto di Gaia, Edo la riconosce e sorride emozionato.

La foto è stata scattata da mamma Giorgia sabato scorso al Bioparco.

E sono due!

Sabato 17 maggio Edoardo ha compiuto 2 anni!!!

Abbiamo spento le candeline al Bioparco di Roma con i suoi amichetti Francesco e Gaia.  Gli abbiamo regalato il primo incontro ravvicinato con gli elefanti. L’emozione lo ha lasciato senza parole…

Graaandiii ha detto poi.

Esperimento riuscito

Approfittando del lungo ponte con il Procione abbiamo deciso di aprire il lettino di Edoardo. Abbassato rasoterra è diventato un magnifico divanetto per leggere e un “pericolosissimo” letto per dormire.

Ho avuto la pessima idea di spiegare a Edo che se si sporgeva poteva cadere e lui lo ha preso come un magnifico gioco. Così la prima sera l’abbiamo passata a far finta di rotolare e poi sfinito si è addormentato come sempre nel lettone con mamma. Rimesso nel suo lettino,  ovviamente, non ho dormito aspettando di sentire il “botto”.
E’ rotolato due volte: alla seconda l’ho portato di nuovo nel lettone, sfinita.

Stanotte invece si è quasi raggiunta la situazione agognata: è scivolato solo una volta accompagnato dal piumone che avevo preventivamente rincalzato. Poi durante la notte ho visto che quando sentiva con il piede il vuoto è rientrato nel letto. Stamattina presto poi (erano forse le 5) è venuto al lettone da solo senza chiamare. Quando si è stufato è tornato in cameretta e si è messo a consultare i nuovi librini (Nemo, Bambi e Dumbo).
Eureka… sono riuscita a dormire fino alle 7.

La vita in due + 1

di