Ieri sera, mentre ci aggiravamo nel centro commerciale, grande scoperta: è spuntato il primo dentino!
In questi ultimi giorni Edoardo era stato molto strano, poche ninne e tanto pianto. Come sempre per tutto c’è un motivo.
Come in Lost. 😀
Ieri sera, mentre ci aggiravamo nel centro commerciale, grande scoperta: è spuntato il primo dentino!
In questi ultimi giorni Edoardo era stato molto strano, poche ninne e tanto pianto. Come sempre per tutto c’è un motivo.
Come in Lost. 😀
Mi avevano avvisato! Oggi mentre si nutriva voracemente di pappa a base di passato di verdure, manzo e crema di riso, il tutto diluito in brodo vegetale, ha cominciato a fare le pernacchie.
Dopo avermi spruzzata di pappa verde però mi ha rassicurato con una carezza. La sua stupenda manina si è avvicinata e solo troppo tardi mi sono accorta che era ricoperta di altrettanta pappa.
Avevo letto su una rivista che il momento della pappa è molto delicato e la mamma deve essere molto paziente… consigliavano di dare un po’ di pappa al proprio bambino per farlo familiarizzare con la nuova esperienza…. il consiglio mi aveva lasciato decisamente basita, oggi ho capito: non potrò più avere un bambino immacolato come quando era solo un poppante.
Chi non ha mai avuto paura di diventare una madre assassina? Quando sono rimasta incinta la prima cosa che mi è venuta in mente, dopo la grande gioia provata, è stata la paura di andare in depressione post-partum e commettere qualcosa di irrimediabile.
In questi giorni non si è fatto che parlare in modo ossessivo di madri che uccidono i propri figli. Le notizie su questo argomento è vero sono cicliche, ma ora che sono madre mi colpiscono ancor di più.
E proprio ieri a 28 minuti, la trasmissione su Radio2 di Barbara Palombelli, sono stati presentati due libri: “Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto” di Concita De Gregorio e “Madri assassine” di Adriana Pannitteri.
Mentre ascoltavo pensavo a quando è nato Edoardo, quando me lo hanno messo sulla pancia, la prima volta che l’ho attaccato al seno. E poi a tutti i suoi progressi in questi sei mesi. Ci siamo spesso chiesti come si possa arrivare ad uccidere il proprio figlio. Basta un attimo…. irreparabile appunto.
Ogni volta che il nostro bimbo piange, urla, strepita, all’apparenza per nessun motivo… non ci fa dormire o non ci fa fare in generale, fermiamoci a ricordare…
Poi lui sorriderà e noi lo ameremo più di prima.
Alla radio una canzone di Alanis Morissette, alla finestra un cielo pieno di nuvole incorniciate dal sole, e tra le mie braccia Edoardo, spossato dopo la poppata. Per un attimo il tempo si è fermato. E mi è tornata la voglia di dipingere.
L’avevo visto solo su Paperissima, invece oggi Edo, al suo 5° giorno di pappe serie, dopo aver tirato calci per averne ancora e aperto la bocca come i pellicani de Alla ricerca di Nemo, si è addormentato sul seggiolone.
Aveva ancora un po’ di pappa in bocca. Spettacolo tra il disgustoso e lo strappalacrime.
Avevo notato la sua posa da antico romano in pieno baccanale, ma pensavo si fosse messo in una posizione adatta per ricevere cibo comodamente. Invece… mi giro per dargli l’ultima cucchiaiata e lo trovo accasciato sul seggiolone.
Mi dispiace di non aver documentato l’evento con una foto.
Eccomi di nuovo cimentarmi in un dolce: Crostata con noci e cioccolato.
Edo sempre in agguato. Ma le castagne ormai sono lessate e sbucciate e nulla può distrarmi.
Dentro c’è di tutto: dalle castagne al caramello, passando per noci e cioccolato.
E il risultato eccolo.
La ricetta è stata presa da “Dolci” – La Cucina Italiana
La scorsa settimana ho ricevuto in regalo un bel po’ di castagne e ho deciso di cimentarmi nella preparazione del Mont Blanc: all’apparenza una preparazione semplice ma d’effetto. Sarà che avevo passato due giorni a spellare castagne, tra un capriccio e l’altro di Edoardo, il risultato è stato più che un Monte Bianco una catena montuosa: l’abbiamo rinominato La Maiella bianca.
Il sapore però non era male. E una immagine ravvicinata fa sembrare il tutto più bello.
Che madre snaturata… fargli odorare il fragrante aroma di un muffin appena sfornato. Ma da quel buongustaio che sarà ha già l’acquolina (vedi bollicina).
Il ripieno è un fantastica tavoletta al 100% di massa di cacao con grani integrali di orzo tostato.
La ricetta è presa da Dolci fatti in casa – Guido Tommasi Editore
Dicevo: l’altro giorno Edoardo ha fatto il richiamo dell’esavalente e dell’anti-pneumococcica. E ovviamente come reazione ha avuto la febbre. Ieri mattina, dopo una nottata passata a misurare la febbre e a cercare di far ingoiare a Edo la tachipirina (solubile in acqua), mi reco in farmacia per acquistare le supposte di Tachipirina.
La farmacista:”Signora ma è sicura che può dare a suo figlio il dosaggio da 125mg?”.
Io:”Ma non so. Ho letto sul foglietto illustrativo che per un bimbo di meno di un anno va data mezza bustina. Forse una supposta è troppo? Mi dica lei”.
La farmacista mi consiglia di acquistare l’Efferalgan da 80mg perché sicuramente l’altro dosaggio è troppo alto.
Torno a casa e infilo la suppostina a Edoardo.
La febbre comincia a scendere ma lentamente e continua ad oscillare, avvicinandosi sempre più ai 38°.
Telefono alla pediatra che mi rassicura e mi dice di mettergli una supposta di Tachipirina 125mg appena la febbre supera i 38,5°. Io le racconto che ho messo la supposta da 80mg e lei ovviamente mi cazzia perché il dosaggio è troppo basso.
Morale: ma in farmacia che ci sono andata a fare se non conoscono neanche le posologie di semplici farmaci da banco.
PS: Il foglietto illustrativo prescrive per bambini fino a 1 anno: una supposta 2-3 volte al giorno
Qualche mese fa mi sono scontrata con la comunicazione tra uffici ASL in merito alle vaccinazioni pediatriche e alla loro esenzione.
La storia comincia così: telefono per prendere appuntamento e mi dicono che per l’esavalente non ci vuole nessuna prescrizione o pagamento mentre per l’anti-pneumococcica e l’anti-meningococcica (consigliate per chi andrà al nido) si deve pagare un contributo. Questa cosa mi viene confermata anche dal mio pediatra.
Vado a pagare la prescrizione e mi chiedono se ho l’iscrizione al nido di Edoardo. Io rispondo che lo iscriverò a gennaio e l’impiegata mi dice che allora devo pagare perché l’iscrizione deve essere presente all’atto della vaccinazione.
Pago. Quindi porto Edoardo a far vaccinare.
La prima cosa che mi chiede l’impiegata è se manderò il bambino al nido: io rispondo di si ma a gennaio, e lei mi dice che allora non dovevo pagare l’anti-pneumococcica perché l’importante è che lo iscriverò entro l’anno di vita.
La gentile impiegata mi fa compilare un’autocertificazione e poi mi consegna un foglio per ottenere il rimborso di quanto pagato.
Contenta mi reco allo sportello cassa (che si trova in tutt’altro posto e decisamente lontano rispetto all’ambulatorio vaccinazioni) e chiedo il rimborso mostrando il foglio.
La persona allo sportello mi guarda attonita e mi dice che non posso avere il rimborso perché DEVO pagare quella vaccinazione, a loro non risulta nulla di simile.
Dopo una lunga discussione in cui l’impiegata continuava a URLARE che dovevo pagare (ehehe…la privacy) e io continuavo a dirle che avevo pagato ma non avrei dovuto…e la gente continuava a guardarmi male, mi dicono di tornare perché devono accertarsi.
Torno e passo prima all’URP: l’impiegata gentilissima (altrimenti che ufficio relazioni con il pubblico sarebbe?) si reca alla cassa per capire perché non mi abbiano subito rimborsato il dovuto.
Torno alla cassa e l’impiegata (che jella la stessa dell’altra volta) mi URLA di nuovo che non dovevo andare all’URP ma dovevo andare subito da loro che mi avrebbero rimborsato senza problemi.
Finalmente ho ottenuto il rimborso ma farcito da molti rimproveri.
Tutto per colpa di una circolare che non aveva circolato.