Mercoledì scorso sono tornata al lavoro. Non pensavo di conoscere così tante persone: molti colleghi sono famosi per incontrarti nel corridoio e non rispondere al cordiale buongiorno. Eppure ho passato quasi tutto il giorno in affettuosi scambi di bentornata. Questo ha decisamente agevolato il rientro.
Ero uscita la mattina presto salutando Edoardo con le lacrime agli occhi. Il piccolo in preda ad una feroce influenza aveva contaminato anche il padre che, mai malattia è arrivata a proposito, è rimasto a casa permettendomi di riaffacciarmi nel mondo del lavoro. Una squadra di nonni si è attivata per soccorrere il prode Procione che si è rivelato invece un eccezionale mammo asciutto.
Insomma questi tre giorni di lavoro sono stati pesantissimi a livello emotivo, ma sono serviti a tutti e tre per cambiare il punto di vista.
PS: a grande richiesta pubblico una delle foto dei due addormentati…. purtroppo non scattata quella sera.