Venerdì pomeriggio ho avuto il mio primo incidente stradale. In realtà non è neanche colpa mia perché un autocarro mi ha tamponato da ferma e mi ha fatto finire addosso alla macchina davanti. Il mio primo pensiero, mentre vedevo arrivare il pazzoide, è stato per Edoardo, che nonostante fosse ben legato ha comunque subito un contraccolpo alla testa.
Una volta scesi dalla macchina mentre si verificavano i danni, tutti si sono preoccupati per il bambino e la prima cosa che mi chiedevano era se fosse legato sul seggiolino. Ed io ogni volta annuivo anche un po’ stizzita che si potesse pensare il contrario.
Sabato sono andata ad una riunione a scuola. Ho incontrato una mamma e le ho raccontato l’accaduto. Poi le ho detto di quanto mi altero quando sento di genitori che permettono a i propri figli di girare per la macchina durante la marcia, oppure che li posizionano sul seggiolino senza legarli. Le ho detto che se fossi stata una mamma di quel genere, Edoardo oggi probabilmente non sarebbe più con noi. Le ho visto diventare gli occhi rossi. Poi mi ha detto che per pigrizia anche lei ultimamente sta avendo questo tipo di atteggiamento. Spero non siano lacrime di coccodrillo.
Una volta ancora se non bastassero le volte che lo abbiamo sentito dire. Usare il seggiolino nel modo corretto non è fare violenza ai propri figli ma rispettare la loro vita. E soprattutto se potete scegliete un seggiolino con l’aggancio isofix. Ho visto seggiolini legati al sedile della macchina con le sole cinture di sicurezza scivolare letteralmente in avanti con una frenata anche lieve. E questa cosa mi terrorizza.
La cosa più importante è che Edo non si sia fatto nulla, per il resto quando vedo bambini appoggiati al finestrino stile cagnolini con lingua di fuori ho semplicemente il ribrezzo e mi si attorcigliano le budella… sarebbero da denuncia!
NON c’entra niente con Isofix….
A furia di stare in Piazza e parlare con una moltitudine di Persone, ecco che ti ritrovi con la persona giusta. Giusta per cosa?
Ieri sera siamo restati fino alle 10.30 presso il presidio di Monte Citorio in attesa del cambio della guardia al camper. Ci si avvicina una persona che si presenta come un Imprenditore del settore delle telecomunicazioni di nome LANDI. Strano incontro.
La riflessione è che se si vuole cambiare qualcosa in questa maledetta Nazione è necessario condividere tutto con tutti, anche (e soprattutto) con gli imprenditori! Non ce la faccio più a stare rintanato in casa. La strada è la mia casa.
Se vuoi saperne di più collegati al sito http://www.nonmollo.it
Ciao.
Sergio
P.S.: Ti ho inviato questa informazione sul tuo SACRO sito perchè sono un anarchico dispettoso…