Ci sono veramente tante cose da raccontare delle vacanze trascorse in questo posto meraviglioso. Prima fra tutte l’ospitalità e soprattutto l’affetto dei nostri amici e dei loro vicini di casa. Un grande ringraziamento va a Gabriele, il nonno di Gaia, a mamma Giorgia e papà Marco e alla piccola Gaia che ha diviso con l’invasore Edoardo tutti i suoi beni e affetti. Dieci giorni con la sua “fratella” Gaia tra amore e guerra, proprio come farebbero due fratelli.
Questa famiglia allargata mi ha fatto ripensare con ottimismo alla possibilità di un secondo figlio. La paura che Edo possa soffrire di gelosia si è vaporizzata alla prova generale della lotta per l’ultima paletta.
Queste vacanze sembrano aver dato a Edoardo una carica nuova, la consapevolezza di se. Ora parla continuamente, riuscendo a battere anche la ben nota logorrea materna. A parte la ERRE, che continua a sostituire con la ELLE, il modo di esprimersi si è fatto più “maturo”, i concetti più ampi, e l’uso delle analogie sempre più frequente.
Nonostante ogni tanto in vacanza dimenticasse di andare in bagno con le conseguenze immaginabili ora che siamo tornati a casa vuole fare tutto da sè senza interferenze. Tante piccole sfumature nel comportamento si sono magicamente materializzate in pochi giorni.
Tutto questo è valso anche un po’ di stress di noi genitori per gestire i repentini cambi di umore dei due bambocci, e i loro “è mio, no è mio”, colonna sonora degli ultimi giorni.
Insomma si diventa grandi e ora bisogna stare attenti ancor di più a quel che si dice e si fa perché al piccolo registratore non sfugge nulla.